Badia di Mejulano
Corropoli (TE)La prima menzione dell’edificio è in una donazione dell’anno 1018, fatta da Gisone di Gisalberto al vescovo di Teramo Pietro nella quale indicando i confini dei terreni donati è menzionata l’abbazia di Santa Maria ad Moiolano. Tuttavia “lo storico corropolese Nemesio Ricci affermò di avere trovato tra le carte di Meiulano un documento dal quale risultava che già dal tempo in cui i Longobardi si erano convertiti al cattolicesimo i padri Benedettini di San Pietro di Ferentillo avessero stabilito la giurisdizione spirituale su Meiulano, Corropoli, Controguerra ed altre terre vicine.
Il complesso, di grande valore architettonico, si presenta come una costruzione isolata e compatta alla sommità di un rilievo, con i fronti contraddistinti dal ritmo seriale delle bucature e degli elementi decorativi definiti da cornici e risalti murari. Su questi fronti, relativamente omogenei, spiccano la torre che emerge sul lato nord-est e la soprattutto la facciata della ex Chiesa con coronamento triangolare a vela, di altezza sensibilmente maggiore rispetto ai corpi adiacenti.
La configurazione attuale si presenta quale esito compositivo di un disegno omogeneo che ha modificato la fabbrica precedente con forme e caratteri che attingono dal repertorio medievale romanico e soprattutto gotico mentre L’aspetto neogotico del complesso è dovuto, probabilmente, a interventi eseguiti nell’arco temporale 1814-1856.
È possibile affermare che il valore architettonico del complesso, oltre che derivare dall’impianto generale e dalla stratificazione storica delle strutture murarie, date le condizioni degli spazi interni, ormai sia riconoscibile in massima parte nell’articolazione dei prospetti e nella loro particolarità decorativa dovuta all’intervento di realizzazione della facies retrospettiva o neogotica, mentre è più difficile da rileggere negli spazi interni.
Il progetto strutturale pone il duplice obiettivo della riparazione dei danni presenti e della riduzione della vulnerabilità sismica della fabbrica.
Tra gli interventi strutturali previsti si annoverano di opere di sottofondazione su micropali, interventi di contrasto al ribaltamento delle pareti e al martellamento reciproco tra murature, interventi atti a contrastare il meccanismo di ribaltamento in atto del prospetto principale, il consolidamento e l’ancoraggio a terra delle strutture murarie della torre, il consolidamento degli orizzontamenti, il consolidamento e il risarcimento delle murature portanti.Sebbene gli interventi di restauro siano limitati alle opere connesse agli interventi strutturali, il progetto indica alcuni riferimenti per approfondimenti da definire con eventuali ulteriori sviluppi o stralci progettuali, qualora la Committenza ritenesse di ampliare il quadro degli obiettivi.