Chiesa di S. Agostino
Pieve Torina (MC)La fondazione del complesso conventuale è collocabile a prima del 1287 per mano degli eremiti di S. Agostino di Roti (toponimo tuttora esistente situato nelle vicinanze, poco più a monte dell'attuale convento), rispondendo all’esigenza generale di trasferirsi in paese. Il complesso è stato sede dell’Ordine religioso degli Agostiniani fino al 1782, mentre dal 1786 al 1810, anno della “soppressione delle compagnie, congregazioni, comunie ed associazioni ecclesiastiche” ad opera di Napoleone, fu gestito dall’Ordine dei Passionisti e proprio a quest’epoca risalgono alcuni interventi di restauro e ampliamento. Nel 1976 il complesso assunse le attuali destinazioni di sede museale del "Museo della Nostra Terra" e casa di riposo per anziani, integrata poi dalla residenza protetta. Negli anni ‘50 fu realizzato un fabbricato a ridosso della facciata sud-est della chiesa e prospiciente la strada provinciale, da destinare a Teatro Comunale. Sull’edificio è stato già realizzato un intervento di miglioramento sismico a seguito del terremoto umbro marchigiano del 1997.
A seguito degli eventi sismici del 2016 del cratere Umbria-Marche-Lazio, la chiesa e il convento sono stati seriamente danneggiati e dichiarati inagibili. Il complesso è sottoposto a vincolo monumentale ai sensi della Legge n.42 del 2004.
Il progetto si pone l’obiettivo del consolidamento statico e il miglioramento sismico della fabbrica, intervenendo prevalentemente sui collegamenti e migliorando le caratteristiche meccaniche delle murature portanti.
Il progetto si pone l’obiettivo del consolidamento statico e il miglioramento sismico della fabbrica, intervenendo prevalentemente sui collegamenti e migliorando le caratteristiche meccaniche delle murature portanti.
Gli interventi strutturali comprendono operazioni di sostituzione e irrigidimento dei solai, interventi di miglioramento dei collegamenti e delle connessioni con particolare attenzione al collegamento in sommità, affidato ad un sistema di controventi metallici mantenuto a vista. Anche le murature sono oggetto di consolidamento, mediante scuci-cuci, iniezioni di boiacca abbinate alla realizzazione di un intonaco a base calce armato con rete in PBO sulla faccia interna intonacata e con una stilatura armata con trefoli in acciaio inox sulla faccia esterna a vista.
L’intervento prevede anche la riparazione e il restauro degli apparati decorativi parietali, il ripristino delle finiture interne e la posa in opera di una nuova pavimentazione.
I nuovi elementi architettonici integrano e supportano i nuovi dispositivi impiantistici. Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo impianto di riscaldamento a pavimento, elettrico e di illuminazione, necessari all’adeguamento funzionale dell’edificio ecclesiastico.