Complesso monumentale ex Ospedale Vecchio

Parma (PR)

Incarico: vulnerabilità sismica, progetto definitivo
Anno: 2016-2017
Stato: in corso
Committente: Parma infrastrutture S.p.A.
Importo Lavori: 4.930.660 €
L’ex Ospedale Vecchio di Parma, denominato “Crociera” o “Grande Croce” per la sua distribuzione planimetrica, fa parte di un grande complesso edilizio, ubicato nella porzione settentrionale del centro storico di Parma in tangenza alla parte ovest del decumano. Il Grande Ospedale della Misericordia è stato realizzato a partire dal 1476 sul sito del precedente ospedale duecentesco. Numerosi furono gli ampliamenti delineati nella direzione della Croce che definisce quattro comparti articolati attorno ad altrettanti cortili, ciascuno destinato a funzioni differenti. Oggi il complesso costituisce uno dei maggiori poli culturali ed è simbolo della memoria storica e civica di Parma. È sede di importanti istituzioni quali l'Archivio di Stato, l’Archivio storico Comunale e la Biblioteca Civica e di altri enti e associazioni ricreative, culturali e politiche. 

La Crociera è una suggestiva struttura a doppio livello composta da due grandi navate, sviluppate rispettivamente in direzione nord-sud ed est-ovest, coperte da volte a botte con lunette laterali in cui si aprono oculi per l’illuminazione interna. All’intersezione tra i due bracci si ha una campata unica di 9,90x9,90 m circa su cui si imposta una monumentale cupola emisferica. Le coperture sono realizzate con tetti a capanna su una struttura di capriate lignee poste al di sopra del sistema voltato. La Crociera è il cuore dell’intero intervento e grazie alla sua intrinseca flessibilità da vita ad un sistema innovativo di spazi e di architetture.  
Il recupero dell'Ospedale Vecchio, ha seguito la logica di recupero a parti e a stralci esecutivi di intervento, possiamo il progetto nelle fasi seguenti: 
  • Rispettare l'impianto basilicale del complesso nelle intrinseche qualità architettoniche e tipologiche; 
  • Praticare interventi non invasivi e possibilmente reversibili;
  • Recuperare tecniche e materiali tradizionali secondo logiche consolidate nella pratica del restauro; 
  • Messa a norma con nuovo inserimento degli impianti elettrici e meccanici; 
  • Riparazione e consolidamento strutturale;
  • Revisione con recupero degli infissi esistenti; 

La riqualificazione del complesso monumentale è stata fatta in chiave culturale, conferendo ad ognuno dei quadranti una funzione specifica e qualificando la Crociera a Galleria Culturale Urbana. In particolare il quadrante nord-ovest (A) viene identificato come “Corte del Sapere”, il quadrante sud-ovest (B) come “Corte delle associazioni socio – culturali” e il quadrante sud-est come “Chiostro della memoria sociale civile popolare”. 
La specificità del fabbricato e la sua monumentalità sono anche la causa della sua intrinseca alta vulnerabilità: le grandi luci, la snellezza dei maschi murari, le spinte di grandi apparati voltati e gli elementi singolari quali la cupola, ne fanno un edificio di grande valore storico ed artistico, ma lo rendono anche singolare nelle prestazioni strutturali, a causa di vulnerabilità proprie della sua natura. Al fine di raggiungere il risultato preposto, il progetto complessivo ha previsto una serie di interventi in grado di incidere sui vari elementi strutturali componenti la fabbrica, agendo principalmente su due aspetti: interventi di primo tipo (interventi di restauro, di rafforzamento locale e ripristino della corretta funzionalità della fabbrica); interventi di secondo tipo (interventi di miglioramento sismico). 

Del primo tipo fanno parte interventi diffusi agenti sugli orizzontamenti (volte, solai piani e copertura), sulle connessioni (tiranti e cordolo sommitale) e sulle murature, che contribuiscono a ripristinare la funzionalità strutturale del complesso edilizio e a sanare gravi deficit localizzati. 

Il secondo tipo di interventi contribuisce a completare il miglioramento sismico dell’edificio: un sistema di telai, posti in corrispondenza dell’ancoraggio alla fondazione, realizza un vincolo alle murature perimetrali che vedono diminuire di molto la loro luce libera. I telai metallici, oltre a creare un collegamento diffuso lungo l’altezza (e lungo lo sviluppo orizzontale grazie alle travi perimetrali che li collegano), offrono alla catena il necessario contrasto per il corretto funzionamento della scatola muraria.







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