Housing “La Fornace”

Umbertide (PG)

Incarico: progetto preliminare, definitivo, esecutivo, direzione lavori
Anno: 2006-2011
Stato: completato
Committente: Fondo immobiliare S.G.R.
Partners: ing. M. Onofri, p.i. S. Valenti
Impresa: DIMA spa
Importo Lavori: 15.946.000 €
Il progetto per il parco residenziale “La Fornace” nasce dalla volontà di riqualificare e rigenerare urbanisticamente un’antica area industriale a ridosso del centro storico di Umbertide e del parco fluviale del Tevere, nella zona nord-ovest della città: durante la seconda metà dell’Ottocento in quest’area fu insediata una fornace Hoffmann per la produzione di mattoni in laterizio e calce che a partire dagli anni 70 del Novecento si trovò in uno stato di parziale abbandono. 

L’idea guida per il progetto di rigenerazione urbana è stata quella di programmare la rivitalizzazione e il riutilizzo di questa area ampia oltre 32.000 metri quadri con la realizzazione di un nuovo quartiere ricco di funzioni, connesso fortemente con il contesto storico limitrofo e con l’ambiente naturale circostante. Il progetto è stato accompagnato da un programma di miglioramento complessivo della rete stradale ottenuto mediante un riordino della viabilità veicolare e ciclopedonale di accesso all’area, all’ospedale cittadino, al centro storico e al parco fluviale del Tevere.

Tutte le scelte progettuali sono state influenzate dalla storia dell’area e dalla presenza del rudere dell’antica fornace Hoffmann, che ha dato l’input per la composizione planimetrica e formale degli edifici del quartiere. La superficie edificata è di circa 12.500 metri quadri, di cui il 50% destinata a residenze, e il 50% ad aree commerciali e direzionali.

L’intero quartiere è organizzato lungo una nuova bretella di collegamento, attuale via della Draga, nuovo ingresso alla città per chi proviene dalla SS3bis. La nuova strada è ribassata rispetto al piano terra degli edifici ed è filtrata da alberatura che abbattono i rumori del traffico.
A ovest della nuova strada trovano luogo due edifici in linea e alcune ville a schiera o isolate, organizzati attorno ad una piazza centrale. Un sistema di portici lungo tutto il fronte stradale contiene percorsi pedonali coperti che confluiscono all’interno della piazza: questi, accessibili al pubblico, sono stati progettati per accogliere attività commerciali e terziarie. Il resto degli edifici ospita residenze di varie dimensioni destinati a più tipologie di utenza.

A est della strada principale il progetto prevede altri due edifici: il primo con un piano terra a destinazione commerciale e piani superiori a destinazione residenziale, con duplex o piccoli appartamenti, il secondo integra al suo interno il recupero dei ruderi della fornace Hoffmann, inclusa la parziale ricostruzione del camino, ed è destinato a ristorazione o attrezzature ricettive. Questo secondo edificio non è stato ancora realizzato.

Nell’ala sud la strada costeggia un edificio di tre piani che conclude la composizione planimetrica del quartiere. Il piano terra è destinato a supermarket o ad attività commerciali, i piani superiori ad attività terziarie e appartamenti. 

Tutto il quartiere è servito da un grande parcheggio interrato con autorimesse.

La struttura antisismica in cemento armato di tutti gli edifici è rivestita con mattoni di laterizio facciavista e acciaio bruno. La piazza rettangolare e tutti i loggiati sono caratterizzati dall’uso del cotto, materiale simbolo del nuovo quartiere e gli edifici sono stati realizzati seguendo i canoni della bioedilizia sia nella scelta dei materiali da costruzione, sia nella progettazione degli impianti. Le residenze, gli spazi commerciali e direzionali sono serviti da impianto di riscaldamento e raffrescamento centralizzato con contabilizzatore, al fine di ridurre i consumi generali e i costi la manutenzione. Il complesso è stato dotato di una centrale di cogenerazione collegata all’impianto dell’ospedale cittadino per la produzione dell’energia elettrica.

Al momento del rilievo gran parte dell’ex area industriale era coperta da arbusti. Molti degli alberi attualmente presenti, come i pioppi e i frassini, sono stati mantenuti ed integrati con altre specie tipiche delle sponde del Tevere. La riqualificazione del verde ha riguardato inoltre la realizzazione di ampi giardini condominiali posti tra i vari edifici e la creazione di parco pubblico attrezzato posto nella fascia che divide la nuova area edificata e il parco del Tevere.  Le ville, oltre a poter fruire del parco condominiale, hanno giardini privati per garantire maggiore privacy. La nuova viabilità e quella esistente sono state provviste di piste ciclabili e percorsi pedonali che mettono in collegamento il centro storico, il parco fluviale, l’ospedale cittadino e la campagna limitrofa. 

Il quartiere, inaugurato nel 2009, definisce un punto di snodo per tutta l’organizzazione urbana e un nuovo riferimento per la città di Umbertide.

Nel 2016 il complesso immobiliare è stato acquistato dalla Finanziaria Internazionale Investments SGR Spa che, tramite una convenzione con il Comune di Umbertide e in collaborazione con Coop Umbria Casa, ha avviato un processo di riconversione funzionale di alcuni edifici del quartiere in Housing Sociale.







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