Scuola media “G. Carducci”  

Reggiolo (RE)

Incarico: progetto definitivo, esecutivo, D.L.
Anno: 2020
Stato: in corso
Committente: Comune di Reggiolo
Importo Lavori: 2’497’499 €
Partner: Arch. D. Bianchi, PROGEST
Il comune di Reggiolo sorge a ridosso del confine con la Lombardia nell’area dell’Oltrepò Mantovano (Mantova dista appena 30 Km) e in prossimità del fiume Po che in questo tratto lambisce i comuni di Guastalla, Luzzara e Suzzara. La scuola Giosuè Carducci sorge nei pressi dell’abitato storico e a breve distanza dalla rocca, lungo via Regina Margherita, sulla quale affaccia il prospetto principale. 

L’edificio, realizzato a partire dal 1893, fu in origine concepito con pianta a C regolare, con il prospetto principale direttamente esposto sulla pubblica via, costituito da due piani fuori terra oltre ad un sottotetto non utilizzabile ed un modesto scantinato utilizzato per il recupero delle acque. Anche se non se ne trova riscontro ufficiale, il fabbricato scolastico verrà ampliato negli anni ’70 con l’aggiunta di un lungo braccio sul lato nord, che, pur realizzato con le stesse tecniche e analogo stile architettonico, snatura il carattere fortemente simmetrico della costruzione originaria.

L’edificio è gravato da vincolo monumentale “Ope Legis”, ai sensi della Legge 42/2004, in quanto edificio pubblico con oltre settanta anni di età
Dal punto di vista strutturale l’edificio ha una struttura portante in muratura, con setti in mattoni pieni di spessore variabile da 45 a 30 cm. I solai del primo livello sono in laterizio armato, di diverse tipologie, o in acciaio, mentre sono in legno e tavolato o ancora in acciaio quelli del secondo livello (sottotetto). La copertura è costituita da arcarecci e travetti in legno, poggianti su capriate anch’esse in legno. Sopra i travetti si trova un assito ligneo e il manto di laterizio. i piani sono collegati da due scale, una appartenente al corpo originario e l’altra in corrispondenza dell’ampliamento.

Il progetto prevede l’integrazione di interventi strutturali, architettonici e impiantistici, mantenendo saldo l’obiettivo del miglioramento sismico.

Gli interventi strutturali includono il consolidamento dei solai esistenti, nel rispetto della tecnica costruttiva originaria, il consolidamento delle murature mediante scuci-cuci, intonaco armato e, localmente, fasce in fibra rinforzata, il consolidamento del cornicione che spicca dall’ultimo orizzontamento, il ripristino delle strutture lignee di copertura e la realizzazione di collegamenti rigidi in acciaio capaci di inibire i meccanismi di ribaltamento della facciata nord.
Il progetto architettonico prevede un diffuso intervento di sostituzione e ripristino delle finiture, quali pavimenti, controsoffitti, battiscopa, rasature e tinteggi. A questi si aggiunge una parziale ridistribuzione degli spazi interni e l’installazione di un impianto di sollevamento utile all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Il progetto è completato da interventi di restauro che riguardano sia le murature (risanamento dall’umidità di risalita, ripristino delle superfici a finto bugnato) sia gli elementi decorativi e di pregio del fabbricato, quali cornici, mensole, fregi e decorazioni.







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