Università di Parma

Parco Area delle Scienze - Parma (PR)

Incarico: analisi della vulnerabilità, progetto esecutivo
Anno: 2015-2018
Stato: completato
Committente: Università di Parma
Partner: ing. B. Pelaggi, SIPRO , MT progetti , geol A. Grassi 
Impresa: ISTEDIL SpA
Importo lavori: € 1.397.987
I fabbricati fanno parte dell’Università degli studi di Parma, ed in particolare di un ampio complesso fuori del centro storico costituente il Campus Universitario di Scienze e Tecnologie. Nel 2015 sono stati eseguite da Exup le verifiche di vulnerabilità di 24 edifici dell’ateneo parmigiano, per un totale di 49 corpi di fabbrica e una superficie coperta totale di 110.000 mq. 

I sopralluoghi iniziali ed il rilievo geometrico-strutturale effettuato hanno riguardato sia la geometria complessiva dell’edificio che quella degli elementi strutturali. E’ stato individuato l’organismo resistente della costruzione, tenendo anche presente la qualità e lo stato di conservazione dei materiali e degli elementi costitutivi. Grazie al materiale reperito è stato possibile ricostruire un quadro generale sui vincoli strutturali e sulla qualità del progetto. 
Lo studio condotto ha riscontrato notevoli emergenze per alcuni edifici esaminati, tra cui i dipartimenti di Bioscienze e Fisica, per cui è stata redatto nel 2017 il progetto di miglioramento sismico. Entrambi gli edifici risalgono all’inizio degli anni ’80 e si sviluppano su tre piani collegati da corpi scala o ascensori. I due fabbricati, che si articolano lungo una direzione preferenziale, hanno dimensioni di 22x155 m circa ed un’altezza massima fuori terra pari a circa 12,90 m, per un volume totale di 80.000 mc. La struttura portante, definita da telai disposti in senso trasversale rispetto all’asse longitudinale dell’edificio, è costituita da pilastri, travi e tegoli prefabbricati; i muri di contenimento del piano interrato sono costituiti da pannelli prefabbricati collegati ai pilastri; il corpo scala e il vano ascensore sono realizzati in CLS opera.
Dalle analisi di vulnerabilità effettuate sono pertanto emerse alcune criticità intrinseche relative all’assenza dei collegamenti tra le strutture principali in occasione degli eventi sismici: 
  • Per quanto riguarda la mancanza o inefficacia di connessioni/ritegni tra i vari elementi strutturali l’intervento ha sanato tale carenza senza operare incremento di capacità resistente/deformativa degli elementi strutturali suddetti. Dalla analisi effettuate è inoltre emersa la sostanziale insufficienza dei giunti strutturali presenti fra i diversi corpi prefabbricati, soprattutto a causa della notevole deformabilità della porzione centrale dell’edificio. Si è ritenuto dunque necessario provvedere all’eliminazione di tali giunti, mediante tipologie di collegamento in grado di assicurare che i diversi corpi strutturali siano collaboranti in risposta all’azione sismica. 
  • Oltre gli interventi per il miglioramento sismico degli edifici, sono state attuate ulteriori misure per ottimizzare la loro funzionalità.
    Il progetto è stato sviluppato tenendo in considerazione prima di tutto la necessità di arrecare il minor disturbo possibile alle attività ospitate all’interno degli edifici nel corso dell’esecuzione dei lavori. Le fasi cantieristiche sono state programmate in maniera tale da compartimentare di volta in volta singole aree di intervento e lasciare il resto del fabbricato funzionante ed autosufficiente. I macchinari specialistici presenti all’interno dei dipartimenti non sono stati spostati durante le operazioni edili o sono state adottate opportune misure di sicurezza per proteggerli da eventuali episodi accidentali. 








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